Diciassette rinvii a giudizio per le morti sospette d’amianto negli stabilimenti della Olivetti del Canavese. Tra loro anche i big: Carlo e Franco De Benedetti, Corrado Passera, Roberto Colaninno. Il giudice Clelia Marino ha archiviato per «non aver commesso il fatto» tutti i consiglieri di amministrazione senza deleghe, ritenuti non responsabili.

La procura di Ivrea contesta agli indagati il reato di omicidio colposo. Le strutture coinvolte nel problema amianto sono tutti gli stabilimenti dell'azienda a Ivrea e nel Canavese: San Bernardo, le Officine Ico, lo stabilimento di Agliè, i capannoni di Scarmagno e Palazzo uffici. Tutto è cominciato dopo una denuncia presentata dai famigliari di una ex dipendente dell’azienda. La donna aveva lavorato nello stabilimento di San Bernardo, a Ivrea, dal 1965 al 1980. Era morta il 27 dicembre 2007 per un mesotelioma pleurico maligno.

A gennaio, tra l'altro, il Tribunale di Ivrea ha già condannato Telecom a pagare un maxi risarcimento di 1 milione e 200 mila euro ai familiari di Franca Lombardo, una donna di Burolo morta a 69 anni, nel 2007, di mesotelioma pleurico. Una malattia contratta quando lavorava negli stabilimenti dell’Olivetti di San Bernardo a Ivrea.