Sabato 4 marzo, nel tardo pomeriggio, un detenuto marocchino classe 1981, in carcere per rapina aggravata, furto, resistenza ed altro, per protesta, perché a suo dire non viene trasferito in un altro istituto, ha afferrato il fornellino regolarmente detenuto in cella scaraventandolo contro il termosifone causando la fuoriuscita di gas infiammabile. Successivamente con un accendino ha dato fuoco. I Poliziotti Penitenziari sono tempestivamente intervenuti per trarre in salvo il detenuto dalla fiamme avvolgendolo con una coperta ed evitando immaginabili gravi conseguenze.
 
A denunciare l’episodio è l’O.S.A.P.P. - (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci. Afferma, il leader del sindacato: «ancora una volta rimane da sottolineare, senza retorica alcuna, come soltanto l’abnegazione e lo spirito di sacrificio degli Agenti di Polizia Penitenziaria che in un contesto lavorativo connotato da grave carenza di organico e di mezzi salvano la vita ai ristretti, per l’ennesima volta, la Polizia Penitenziaria è  protagonista dell’ennesimo salvataggio anche a rischio della propria incolumità personale».