Ieri, alle ore 16.30 circa, un detenuto Italiano, ristretto al reparto transito della Casa Circondariale di Ivrea, ha completamente distrutto la cella dove era allocato. In particolare, il detenuto, ha completamente distrutto tutte le suppellettili ed ha sfondato la parete che divide la cella dal bagno seminando caos nel carcere. Il predetto detenuto stava scontando l’esclusione dalle attività in comune con gli altri detenuti. Dopo ore di trattative il detenuto è stato ricondotto a più miti consigli.
A dare la notizia è l’OSAPP (Organizzazione Sindacale Autonoma Polizia Penitenziaria) per voce del Segretario Generale Leo Beneduci che dichiara: «Purtroppo il carcere di Ivrea è una vera e propria polveriera e episodi consimili sono quasi all’ordine del giorno tant’è che anche a seguito di un recente intervento dell’A.G. per tale Istituto, la nostra Organizzazione Sindacale, a tutela sia del personale e sia dei ristretti, ha richiesto a viva voce che ogni intervento effettuato mediante l’uso della forza fisica, secondo le previsioni di Legge, venisse contemporaneamente ripreso mediante apparecchiature per la videoregistrazione; purtroppo nessuno dell’Amministrazione Penitenziaria ha ad oggi posseduto una consapevolezza tale del grave problema da rispondere alla nostra richiesta».
«D’altre parte – conclude Beneduci – siamo anche certi che i gravi danni inflitti alla cella di detenzione da parte del detenuto non graveranno in alcun modo sul patrimonio dello stesso in quanto è d’uso dell’Amministrazione Penitenziaria porre le spese per le riparazioni a carico dei contribuenti e non di chi se n’è reso responsabile. Nel contempo rinnoviamo la richiesta ai partiti politici e agli organi parlamentari per l’istituzione di una commissione di inchiesta sullo stato del sistema penitenziario Italiano e sulle drammatiche condizioni di lavoro del Personale di Polizia Penitenziaria».