FAVRIA - A quanto pare c'era la 'ndrangheta dietro le botte ricevute nel luglio 2017 dall'ex sindaco di Favria, Serafino Ferrino. E' quanto emerso dalle indagini dei carabinieri di Torino che ieri, all'alba, hanno arrestato nove persone a vario titolo facenti parte di una locale della criminalità organizzata operativa nel territorio di Ivrea e dintorni (link sotto).
Tra gli episodi segnalati dai militari dell'Arma nel corso dell'indagine c'è proprio l'aggressione ai danni dell'ex sindaco Ferrino (nella foto) che il 28 luglio 2017, di prima mattina, mentre stava tornando a casa dopo una passeggiata, fu malmenato sotto casa da uno sconosciuto. Ferrino, amministratore di lungo corso che ha legato indissolubilmente la sua attività politica alla guida del Comune di Favria, se la cavò con quindici giorni di prognosi. Il giorno stesso si presentò dai carabinieri di Rivarolo Canavese per presentare una denuncia contro ignoti.
Ebbene, secondo le indagini dei carabinieri che hanno scoperto una nuova presenza delle 'ndrine in Canavese, dietro quell'aggressione c'era proprio la volontà di far pagare all'ex sindaco un'affermazione sulla sorella di un soggetto allora detenuto in carcere per associazione a delinquere. Ferrino, secondo quanto affermato da un testimone ai carabinieri, avrebbe sostenuto che la donna riuscì ad ottenere un incarico in Comune proprio perché sostenuta dalle cosche. A ordinare il pestaggio furono proprio membri della locale di 'ndrangheta, «offesi» dalle parole dell'ex primo cittadino di Favria.