Monitorando il traffico di stupefacenti in Canavese, i carabinieri della compagnia di Ivrea hanno identificato e individuato un gruppo di sudamericani e italiani dediti all'estrazione della cocaina intrisa nelle copertine di romanzi. La banda aveva anche allestito un laboratorio clandestino simile a quello che i militari dell'Arma, proprio in Canavese, avevano scoperto poco tempo fa a San Giusto (link sotto).

Sono stati colti con le mani nel sacco e tratti in arresto quattro sudamericani e un italiano, tutti pregiudicati, mentre eseguivano un processo chimico di estrazione della cocaina in un laboratorio ricavato in una autocarrozzeria abusiva a Trezzano Sul Naviglio. L’intervento congiunto della Guardia di Finanza di Pavia e del carabinieri di della compagnia di Ivrea, coordinati dalla Direzione Centrale per i Servizi Antidroga di Roma, ha permesso di stroncare un vasto traffico di cocaina tra il Perù e l’Italia.

Sono stati sequestrati 3 chili di cocaina pura, oltre a sostanza stupefacente allo stato liquido ancora da quantificare, che stava per essere confezionata per la successiva distribuzione sulla piazza lombarda ma anche al di fuori dei confini regionali. Gli arrestati, di nazionalità peruviana e italiana, di età media sui 40 anni, sono stati tradotti a San Vittore a disposizione della Procura di Milano e di quella di Torino.

Le indagini mirano ad accertare le modalità di introduzione dello stupefacente sul territorio nazionale e ad identificare gli altri elementi dell’organizzazione. Per non destare sospetti, uno dei trafficanti, approfittando della sua appartenenza ad un’organizzazione di volontariato, ha allestito e trasportato gli strumenti per la raffinazione della cocaina su un'ambulanza di proprietà della onlus. Tale operazione si inserisce in un ampio contesto operativo che vede la Guardia di Finanza e i Carabinieri in prima linea nel contrasto al traffico di sostanze stupefacenti destinati al mercato lombardo e piemontese.