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CUORGNE' - Una donna si «rifugia» in caserma dai carabinieri di Cuorgnè per denunciare l’ennesima violazione del divieto di avvicinamento da parte del suo ex compagno che, nel frattempo, la stava seguendo. E' successo l'altro pomeriggio. Il protagonista è un 35enne, già destinatario di un provvedimento restrittivo emesso nel dicembre 2023 per stalking.

Secondo le indagini, coordinate dalla procura di Ivrea, l’uomo non avrebbe accettato la fine della relazione, iniziando a perseguitare la donna con minacce, umiliazioni e continue apparizioni sotto casa. Coinvolti anche i familiari della vittima, come la sorella e i genitori.

Nonostante le denunce e le ripetute violazioni del divieto, l’uomo ha continuato a sostenere di voler solo vedere i figli, lamentando l’impossibilità di farlo. Una versione che contrasterebbe con il clima di paura vissuto dalla donna, già costretta due volte a rivolgersi ai carabinieri per lo stesso motivo. L'altro giorno, dopo aver visto l’ex aggirarsi nei pressi della sua abitazione, la vittima ha chiamato i militari dell'Arma, che le hanno consigliato di rifugiarsi in caserma.

Ma anche lì non ha trovato tregua: pochi minuti dopo è arrivato anche il 35enne, sostenendo di essere lì per sporgere denuncia. L’uomo è stato quindi arrestato per la violazione dell'obbligo di non avvicinarsi alla donna ma il giudizio per direttissima è stato rinviato. Per ora, con la convalida dell'arresto, resta in vigore il divieto di avvicinamento, già più volte ignorato. Una vicenda che dimostra ancora una volta quanto possa essere fragile la protezione delle vittime.