Una struttura di accoglienza per le famiglie in difficoltà ma anche un centro studi sull’ndrangheta a disposizione delle associazioni del Canavese. E’ il destino della villa confiscata un anno fa, in località Cascinette di Cuorgnè, al boss Bruno Iaria. Il presidio cuorgnatese di Libera Luigi Ioculano, ha deciso di aprire le porte dell’immobile che, una volta riadattato, sarà gestito insieme all’associazione «Mastropietro». «Trasformeremo l’ala della villa utilizzata per le riunioni e i riti di affiliazione in un centro studi – ha annunciato il presidente Claudio Pistolesi durante l'iniziativa della scorsa settimana nel salone della Manifattura – un luogo di aggregazione al servizio del territorio». Serviranno circa 80 mila euro per realizzare i lavori. Poi l'ex villa del boss diventerà a tutti gli effetti patrimonio della città. Questo nonostante i problemi legati all'applicazione della legge che regola la confisca dei beni dei mafiosi. Libera ha anche chiesto all’amministrazione comunale di dedicare l’auditorium al quarto piano della Manifattura a una vittima della mafia. A breve partirà un progetto con le scuole per decidere a chi intitolare l'auditorium.
CUORGNE' - Nella villa del boss Iaria anche un centro studi
Cuorgne Idea di Libera per aprire la struttura alle associazioni. Sorgerà nei locali usati per i riti di affiliazione alla 'ndrangheta
