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CUORGNE’-CASTELLAMONTE - Hanno fatto e stanno facendo molto discutere a Castellamonte, ma non solo, le scritte anarchiche che sono comparse nella notte a Castellamonte, nella zona vicino al centro commerciale Bennet. Non è un caso isolato. Messaggi vergati a caratteri cubitali erano comparsi in precedenza anche a Cuorgnè. Poco dopo la rotonda dell’Ipercoop, su una parete nei pressi dell’intersezione tra via Tripoli e la 460 è stato scritto con vernice rossa «Anna, Alfredo, Ivan, Juan liberi». Stessa frase riportata da tempo anche in via Piave sul muro d’ingresso di villa Filanda. 

Le scritte, accompagnate da alcuni simboli anarchici, si riferiscono ad Alfredo Cospito, detenuto del carcere di Bancali, in Sardegna, che è in sciopero della fame contro l’ergastolo ostativo e il 41 bis. Alla sua protesta si sono aggiunti i detenuti anarchici Juan, Ivan e Anna. Degli anonimi writer se ne stanno occupando i carabinieri della compagnia di Ivrea. 

Quanto successo a Castellamonte ha spinto, inoltre, alcuni residenti in zona Bennet a chiedere più controlli e telecamere: «Sicuramente i tempi che stiamo vivendo non sono fantastici: crisi economica, costi energetici alle stelle, siamo ormai vicini ad una futura recessione. Ed è proprio in questi momenti che le persone, i cittadini si devono sentire sicuri e protetti; ahimè il parcheggio del Bennet di Castellamonte è e diventa soprattutto nelle ore notturne una zona franca: schiamazzi continui, corse a tutta velocità delle auto attorno alla rotonda e non per ultimo i muri imbrattati. Si chiede perciò un aumento della vigilanza del territorio e da parte del comune di Castellamonte un sistema di videosorveglianza: in passato era stata installata una telecamera e sinceramente non si riesce a capire il motivo della rimozione della stessa».