Occhio ai ricorsi: le multe degli autovelox di Castellamonte sono regolari. I primi tentativi di “sconto” dal giudice di pace sono stati un fallimento. Perché, se è vero che i totem arancioni senza l’autovelox sono stati bollati come “non previsti” dal codice della strada, è altrettanto vero che se il velox è attivo all’interno del totem, a quel punto ha l’effetto di un qualsiasi autovelox piazzato su una qualsiasi strada comunale. E non c’è nemmeno bisogno della verbalizzazione immediata (altra “leggenda metropolitana”) perché come un velox qualunque (o come una qualunque telecamera posizionata su un semaforo per controllare il semaforo rosso), il sistema è omologato e scatta una foto dell’auto che commette l’infrazione. Non è il totem arancione che multa gli automobilisti: è un comunissimo autovelox digitale a tecnologia radar.
E’ obbligatorio, questo si, che nei pressi dell’autovelox sia presente una pattuglia della polizia municipale. Nella fotogallery sotto riportiamo proprio una multa che un automobilista ha ricevuto nei giorni scorsi.
“La procedura è stata seguita sempre alla lettera – confermano dalla polizia municipale di Castellamonte – rispettando quelle che sono le prescrizioni in materia. Le sanzioni sono regolari”. E fin qui è stata davvero una strage, con decine di veicoli pizzicati ogni giorno in via Piccoli, dove i totem arancioni sono stati posizionati qualche mese fa. Ciò non toglie, sempre con lo stesso autovelox ma senza i totem arancioni, che la polizia municipale, a turno, stia posizionando la telecamera anche in altri punti della città. Le multe hanno lo stesso valore. Fin qui sono stati pizzicati anche moltissimi mezzi pesanti che, specie in via Piccoli, procedono a velocità ben superiori rispetto al limite dei 50 chilometri orari.
Sulla regolarità dei velo-ok, i totem arancioni, il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, Maurizio Lupi, sollecitato da un servizio realizzato e mandato in onda dalle Iene su Italia Uno, era stato chiaro: i velo-ok vuoti «non sono inquadrabili in alcuna categoria di dispositivo o di segnaletica previsti dal vigente Codice della Strada, pertanto non sono suscettibili né di omologazione né di approvazione o autorizzazione». Non possono stare ai lati delle strade, insomma, se sono vuoti. Ma, dal momento che siamo in Italia, non è mai arrivata nessuna ordinanza che intimasse ai Comuni di toglierli. Per questo, oltre a Castellamonte, si trovano regolarmente a Rivarolo Canavese, San Ponso, Salassa, Caluso e in tanti altri Comuni d'Italia.