C’era anche l’elicottero del corpo forestale dello Stato, oggi, in Valchiusella, tra Issiglio e Rueglio, per domare l’ennesimo incendio boschivo sviluppatosi nella zona. Una bruttissima consuetudine che rischia di mettere a repentaglio anche i centri abitati. Oggi le fiamme hanno lambito alcune abitazioni che, per fortuna, in questa stagione non sono abitate. Sul posto hanno operato per tutta la giornata le squadre dei volontari Aib della Valchiusella insieme ai vigili del fuoco di Castellamonte e Ivrea. Le indagini sugli incendi sono affidate agli agenti del corpo forestale dello Stato. Gli incendi, comunque, avrebbero origini dolose.
Da due settimane a questa parte non passa giorno senza un allarme incendio boschivo in Canavese. Dopo i 300 ettari bruciati a Punta Verzel, in valle Sacra, tra Natale e Santo Stefano l’azione dei presunti piromani si è spostata nel cuore della Valchiusella. Prima sopra Vico, poi sopra Issiglio. Le fiamme hanno devastato zone disabitate adibite, spesso, a pascolo. Ingenti i danni subiti dalla vegetazione e, sicuramente, anche dalla fauna. Dove le fiamme hanno avuto il tempo di attecchire si è formata un’enorme chiazza nera ben visibile anche dal fondo valle.
L’Arpa, oggi pomeriggio, ha diramato un nuovo bollettino di allerta per gli incendi boschivi (che trovate nella fotogallery sotto). Il livello di allerta viene espresso in classi di intensità per ognuna delle 11 zone in cui è suddiviso territorio regionale. Il colore di sfondo delle zone identifica il livello di allerta previsto sulla base della Scala Europea per il Pericolo di Incendi Boschivi. Nelle zone del Canavese il rischio va da “elevato” a “molto elevato”. Rischio che è stato esteso fino all’ultimo dell’anno. Purtroppo la siccità non aiuta. Se dietro gli incendi c’è la mano di un piromane, dal momento che non piove ormai da due mesi, questi continuerà ad avere vita facile. Purtroppo.
Un ringraziamento al lettore che ci ha inviato il video dell'intervento dell'elicottero della forestale.