Le inchieste del corpo forestale dello Stato e dei carabinieri sugli incendi che hanno devastato l'alto Canavese e la Valchiusella, finiranno in un unico fascicolo d'indagine aperto dalla procura di Ivrea contro ignoti. Dietro ai roghi, sicuramente dolosi, si nasconderebbe una regia ben precisa, messa in atto dai piromani di turno. Nell'inchiesta della procura finiranno anche alcuni incendi "sospetti" divampati, tra Natale e i primi giorni del 2016, nel ciriacese e nelle valli di Lanzo.
In alcuni casi, secondo gli accertamenti della forestale, i roghi sono colposi: qualcuno ha alimentato le fiamme per bruciare sterpaglie, poi, a causa del vento, le lingue di fuoco si sono rapidamente allargate. Chi doveva controllare, ovviamente, non lo ha fatto. Per fortuna gli incendi sono stati domati prima di raggiungere le abitazioni. Nessuno è rimasto ferito o intossicato se si fa eccezione per due volontari Aib in Valchiusella.
Chi viene sorpreso ad accendere fuochi vicino ad un bosco rischia una multa da 200 a 2000 euro. In caso di incendio boschivo doloso, il responsabile, se individuato, è punito con la reclusione da quattro a dieci anni.