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FAVRIA - Arpa Piemonte aveva segnalato nei giorni scorsi una allerta meteo per il Canavese che è stato flagellato domenica da piogge e raffiche di vento che in alcune zone sono diventate vere e proprie bombe d’acqua.

«Stiamo facendo la conta dei danni - commenta nel corso di una lunga visita nei territori colpiti il consigliere canavesano della Lega, Claudio Leone -, il maltempo si è mosso a macchia di leopardo, abbattendo alberi a Villa Vallero a Rivarolo, a Rocca e a Vauda Inferiore dove gli interventi per sgomberare la strada sono stati repentini, e a Nole, dove una pianta è caduta su tre auto. Non ci sono stati feriti ma lo scenario che ho trovato è desolante».  

«Con i sindaci e la Protezione Civile stiamo facendo le rilevazioni - aggiunge ancora Leone -, nel pomeriggio sarò portavoce del territorio per portare in Regione le evidenze di questa situazione. Ad Ozegna, in regione Bogo, i forti venti hanno scoperchiato un’abitazione , devastandola. Tre case sono state letteralmente scoperchiate dalla furia del nubifragio, che a Favria ha provocato i danni peggiori lasciando tre famiglie senza abitazione, dichiarata pericolante. Con il sindaco Vittorio Bellone sono stato in piazza Germano a Favria dove un tetto è volato in strada: la situazione peggiore è nei 2mila metri quadri di serre dell'azienda agricola La Borgheisa, andate completamente distrutte».

«Terminati i rilievi – ha concluso il consigliere regionale Leone – farò tutti i passi necessari con i territori coinvolti per valutare la richiesta dello stato di calamità naturale».