Funzionali e dal costo comunque ridotto. I «velo-ok» hanno invaso le strade del Canavese. L'ultimo Comune ad adottarli per ridurre la velocità dei veicoli di passaggio è Settimo Vittone che, entro fine mese, ne installerà ben cinque sulla statale 26, quella che porta in Valle d'Aosta, teatro, molto spesso, di incidenti mortali. A turno, uno dei totem arancioni conterrà l'autovelox. L'auspicio del Comune è quello di garantire un briciolo di sicurezza in più su quella maledetta strada.
CANAVESE - Arrivano nuovi «velo-ok» sulle strade. Quanto costano?
Locana Totem arancioni a Settimo Vittone, Locana e Ceresole Reale

Alcune sentenze, di recente, hanno dichiarato i velo-ok non del tutto legali, specie se non sono dotati in via permanente dell’autovelox. Ciò nonostante i Comuni hanno continuato a installarli. A Castellamonte se ne contano una mezza dozzina (uno ad ogni ingresso del centro abitato). Altrettanti a Rivarolo, Ivrea, Caluso e Salassa. A San Ponso, invece, ce ne sono cinque. Record: uno ogni 54 abitanti.
A breve arriveranno anche a Locana e a Ceresole Reale, sulla ex statale 460, in prossimità dei tratti dove, a giugno, si sono verificati due incidenti mortali che sono costati al vita a tre ragazzi.
Ma quanto si spende per i velo-ok? Le amministrazioni "affittano" i totem e i velox dalle aziende che li producono. Per sei mesi, ad esempio, il Comune di Castellamonte ha affittato un velox e sei totem arancioni da piazzare agli ingressi della città. Spesa complessiva, iva inclusa, 8 mila euro. 1300 euro di affitto per ogni cilindro arancione (222 euro al mese) senza contare che, in realtà, l'apparecchiatura vera e propria è l'autovelox che, ad esempio, il Comune di Cuorgnè aveva affittato mesi fa per la polizia municipale a cifre complessivamente più elevate.