La pubblicazione delle foto che ritraggono il veterinario di Caluso, Luciano Ponzetto, con diversi animali abbattuti ha suscitato sui social network un enorme clamore. Una reazione sdegnata che avrà sicuramente dei risvolti penali. Ieri Ponzetto ha presentato una denuncia per minacce ai carabinieri della compagnia di Chivasso. Contro ignoti per quel che riguarda una presunta telefonata. Per i post sui social network, invece, la segnalazione era accompagnata da decine di nomi. Toccherà adesso ai militari dell’Arma risalire agli autori dei post. 
 
A Caluso, intanto, occhi puntati sul canile-rifugio, struttura della quale Ponzetto è dal 1999 direttore sanitario. L'unica in Canavese (insieme a quella di Rivarolo) che si occupa di accogliere e gestire i randagi. «Sono contrario alla sua passione ma, come professionista, è sempre stato ineccepibile - dice Luciano Sardino, responsabile del canile - io stesso l’ho sempre criticato ma un conto è il lavoro, un conto sono gli hobby. Mi dissocio da questa sua passione ma gli estremismi non portano da nessuna parte». Ponzetto, per il canile. ha sempre lavorato in maniera esemplare, salvando la vita a decine di cani.
 
Ad oggi, nel canile di Caluso, si contano 150 nei box del rifugio. E tutti li ha visitati almeno una volta Luciano Ponzetto. Il veterinario è stato scelto sedici anni fa per questioni logistiche, in quanto operante già in Caluso. La sua professionalità, nel corso degli anni, gli è valsa stima e rispetto. «Prima avevamo una veterinaria di Montalto Dora – dice Sardino – era oggettivamente troppo distante per le urgenze».
 
Alcuni soci del canile hanno chiesto la rimozione del veterinario dalla direzione sanitaria. «In questo momento non me la sento – dice Sardino – mi ritengo un animalista ma non posso cedere agli estremismi. Ho letto cose assurde su internet, da parte di persone che qui al canile non sono mai venute a dare una mano. Allontanare Ponzetto adesso sarebbe come chiudere la stalla con i buoi già lontani».