AGLIE' - La scorsa settimana la comunità di Agliè ha tributato l'estremo saluto a Bruna Gianuzzi, una persona speciale per il paese che ha saputo lasciare un ricordo indelebile. Moglie del medico condotto, l'indimenticato dottor Aldo Roletto, ha seguito il marito nella difficile professione, partecipando come telefonista, organizzatrice delle visite, spesso infermiera e autista. Come il marito, è sempre stata disponibile 24 ore su 24, con enorme spirito di servizio e spesso di grande sacrificio.
Ha fatto tanto per il paese ben oltre l'esperienza professionale. «Sapeva individuare le persone che potevano aiutarla e le coinvolgeva con il suo modo di fare pressante e garbato, attribuiva agli altri i meriti suoi; a lei non interessava apparire le bastava essere e fare», l'ha ricordata in chiesa Rosanna Tappero. «Ricordo l'ultima sua pubblica fatica per poter dedicare una targa ai medici condotti di Agliè. Al dottor Roletto era stata intitolata una via, ma Bruna era insoddisfatta se non venivano ricordati anche i medici condotti che lo avevano preceduto e così ottenne l'autorizzazione dal Comune che si prestò ad affiggere la lapide, da lei offerta, nel cimitero vicino alla tomba dell'ultimo medico condotto. La cerimonia di inaugurazione avvenne nel ventesimo anniversario della morte del dottor Aldo».
Ha passato l'intera vita a dedicarsi alle povertà e alle sofferenze degli altri, «non aveva mai bisogni per se stessa, ma solo per il prossimo, vera discepola di Cristo». Tutte le istituzioni alladiesi dall'amministrazione comunale, alla parrocchia, alle case di riposo, all'asilo hanno beneficiato della sua presenza attiva, così come tutte le associazioni del paese, negli anni, hanno potuto riconoscere il suo contributo. Dalla croce rossa, all'Avis, dall'Aido fino all'impegno sulla cappella di Sant'Anna, alla quale era particolarmente affezionata. «Quante persone ha aiutato ad integrarsi nel tessuto sociale del nostro comune e le ha seguite, togliendo a se stessa per dare agli altri. Come madre e nonna ha saputo seminare il dono del sacrificio, dell'attenzione verso il prossimo, dell'amore autentico e disinteressato».
«Nel corso degli anni ha seguito tante persone che ha aiutato ad integrarsi nel tessuto sociale del nostro Comune - la ricorda il sindaco alladiese, Marco Succio - è stata per tutti un esempio, una figura indimenticabile». Bruna Gianuzzi Roletto ha lasciato i figli Giovanna e Jacopo e i nipoti Tommaso, Filippo ed Elisa. Dopo l'estremo saluto, nella chiesa parrocchiale di Agliè, ora Bruna riposa nel cimitero di Barbaresco.