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Ad Egidio Costanza dell'associazione Mastropietro è andato il premio «Bugia Nen 2018» promosso dallo Spi-Cgil dell'alto Canavese. Un riconoscimento a chi lavora sul territorio, promuovendo, innanzitutto, valori quali la solidarietà e l'accoglienza. Con questo spirito il sindacato non poteva che scegliere Gigio Costanza per l'opera che da decenni l'associazione Mastropietro porta avanti in mezzo Canavese a favore degli ultimi o, per dirla con le parole di Don Ciotti, a favore «di chi fa fatica». Proprio don Luigi Ciotti, insieme a Gigio Costanza, è stato tra i relatori più attesi ed applauditi. Si è quindi parlato di mafia e povertà nel lungo pomeriggio promosso dallo Spi-Cgil a Villa Filanda. Temi caldi negli ultimi mesi, viste anche le decisioni della politica. Sul palco sono salite anche le istituzioni dopo i saluti di Alfredo Ghella dello Spi: il sindaco Beppe Pezzetto e l'assessore regionale Gianna Pentenero. Sotto il tendone tanti sindaci della zona, amministratori comunali, volontari e cittadini.

Ghella ha anche letto la lettera di don Renato Casetta, inviata per celebrare proprio la Mastropietro e il lavoro sul territorio dell'alto Canavese di Gigio Costanza. «Carissimo Gigio non immagini la mia gioia di condividere il riconoscimento di Cuorgnè e del Canavese per la tua vita vissuta a fianco di chi viene emarginato - ha scritto don Renato - di chi fa fatica e anche di chi viene allontanato dalla serenità e della libertà, fondamentali per vivere. La presenza di Don Luigi Ciotti, parroco della strada, e di amici e fratelli accolti ed accompagnati dalla Mastropietro con la collaborazione di volontari desideroso di seguire i tuoi passi, è per ringraziarti pubblicamente. La tua forza di amore e di pazienza ha scosso il cuore intiepidito dei «bugia nen» a spendersi con te per denunciare le ingiustizie».

Tantissimi i «grazie» che la cittadinanza ha espresso a Gigio Costanza: «Nessuno più di te merita questo riconoscimento», ha sentenziato Alfredo Ghella. Costanza ha ripercorso la storia della Mastropietro fin dagli albori e ha ribadito la sua intenzione di proseguire l'attività sul territoriuo. Poi l'appassionato intervento di don Ciotti, accolto dal folto pubblico con una vera e propria standing ovation. Don Ciotti prima di raggiungere Villa Filanda ha visitato la villa del boss della 'ndrangheta Bruno Iaria confiscata dallo Stato e affidata, già qualche anno fa, a Libera e alla Mastropietro.