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Tutto come previsto: è un canavesano il vicesindaco della nascente città metropolitana, l'ente territoriale che sostituisce la Provincia di Torino. Promozione dunque per Alberto Avetta, già primo cittadino di Cossano Canavese, che sarà il vice del sindaco Piero Fassino. Oggi a Torino la conferma dell'incarico nel corso della conferenza stampa che ha sancito la nascita del nuovo ente territoriale. 

La Città metropolitana di Torino è una realtà unica in Italia, essendo composta da 315 Comuni. E’ la più grande Città metropolitana d’Italia per estensione territoriale ed ha una complessa articolazione territoriale, che affianca all’area metropolitana torinese altre aree territoriali omogenee, territori montani e collinari che hanno peculiarità storiche, culturali ed economiche. 

Fassino ha poi ricordato che le Città Metropolitane ereditano le funzioni fondamentali delle Province e ne aggiungono altre, come le politiche per lo sviluppo economico. Il riconoscimento delle Città metropolitane rientra peraltro in un più complessivo processo di riforma costituzionale ed istituzionale, che va dalla riforma del Parlamento alla nuova legge elettorale e alla revisione del Titolo V della Costituzione e dei rapporti tra Stato ed Enti locali. Il Sindaco ha ricordato che il Consiglio metropolitano sta lavorando all’elaborazione della bozza finale dello Statuto del nuovo Ente. Sono state insediate tre Commissioni consiliari, una delle quali sta redigendo la proposta di Statuto, che sarà sottoposta ad una consultazione dei Sindaci e alla successiva approvazione da parte della Conferenza metropolitana dei 315 primi cittadini.
 
Si sta anche lavorando a definire la perimetrazione delle Zone omogenee – Pinerolese, Canavese, Eporediese, Val di Susa e altre - in cui sarà suddiviso il territorio della Città metropolitana, per dare un riconoscimento all’articolazione del territorio. Lo Statuto prevederà espressamente forme di rappresentanza degli interessi e delle esigenze delle zone.
 
La legge Delrio prevede che le Città metropolitane si dotino di un Piano strategico triennale, ma intanto, come ha ribadito il Sindaco Fassino, devono essere garantiti i servizi e assicurata la continuità, in una fase che è costituente, in cui c’è un Consiglio metropolitano la cui vigenza è legata alla durata del mandato del Sindaco del capoluogo. “Abbiamo davanti un anno e mezzo, che tutti, Consiglieri metropolitani e forze politiche, dobbiamo interpretare come periodo costituente, in cui siamo chiamati a far decollare la Città metropolitane” ha sottolineato Fassino.