Giovedì scorso, nella sala consiliare del Comune di Rivarolo, si è svolto un incontro con gli amministratori dei Comuni del Canavese interessati al progetto dell'acquedotto Valle Orco che sarà realizzato dalla Smat nei prossimi anni. L'incontro, promosso dall'amministrazione comunale della città di Rivarolo, si è reso necessario per chiarire i dubbi e le perplessità di un'opera che coinvolgerà il territorio del Canavese nei prossimi anni e servirà 120 mila utenti.
Il direttore generale di Smat, Marco Acri e il direttore tecnico dell'azienda, Silvano Iraldo, hanno illustrato il progetto nel suo insieme: si tratta di grande acquedotto che rivoluzionerà il sistema idrico del Canavese, andando a sopperire alle attuali carenze. Il nuovo impianto preleverà l’acqua a Rosone, dal torrente Piantonetto, utilizzando l’invaso del Teleccio (nella foto), a 1900 metri di quota. L’infrastruttura comprenderà 120 chilometri di tubature, tra adduzione e distribuzione, che serviranno 41 comuni del Canavese, da Cuorgnè a Rivarolo, da Castellamonte a Ivrea, da Agliè a Caluso.
Per il completamento dell’opera serviranno 10 anni ed un investimento di 150 milioni di euro, con importanti ricadute occupazionali ed economiche sull'intero territorio canavesano. Oltre agli amministratori del territorio, all'incontro erano presenti anche i rappresentanti dei consorzi irrigui Est ed Ovest Orco, il comitato provinciale dell'acqua pubblica e i portatori di interessi locali che hanno interagito in modo costruttivo con i dirigenti di Smat.