LOCANA - A 24 anni, Paola Tarro Boiro, residente nel Vallone di Piantonetto, a Locana, ha intrapreso un’avventura nelle montagne dell’Alpe di Praghetta, dove anni fa il nonno Domenico, la nonna Livia e la famiglia trasferivano il bestiame nei pascoli estivi. Dopo la tragica scomparsa della nonna, la famiglia ha deciso di abbandonare l’alpe, che negli anni è stato affittata a diversi allevatori.
Quest’anno la giovane locanese, che ha preso le redini dell’allevamento familiare, ha deciso di ritornare sull’alpe della famiglia e di svolgere l’attività di alpeggio. L’alpe Praghetta è raggiungibile solamente percorrendo a piedi il sentiero GTA-AVC, che parte da Piantonetto. Il percorso dura più di due ore ed è un itinerario per esperti di camminate ripidissime.
Con la transumanza, avvenuta a giugno, la mandria, costituita da circa una trentina di mucche, ha raggiunto l’alpe a quota 1716. Durante l’estate si sposterà fino a raggiungere le baite di Praghetta Superiore, ad un altezza di 2160 metri di quota. Insieme a due cani da pastore le sue giornate trascorrono tra la mungitura e la lavorazione del latte in formaggio. «Sono entusiasta della sua nuova impresa - racconta Paola - da alcuni anni lavoro con passione nell’azienda di famiglia e da questo inverno ho preso la decisione di stabilirmi per il periodo estivo nell’alpe di mio nonno. La vita in montagna so che non è facile ma credo sarà un’esperienza positiva». (Etb)