Dopo Lavinia ecco Evan. Due nati in due mesi, vivranno con le loro famiglie in Valle Soana. Un record storico che fa ben sperare i piccoli paesi di questo angolo del Parco nazionale del Gran Paradiso. E’ il 20 febbraio e tra le montagne della valle la cicogna, quest’anno, ha già fatto visita ben due volte. A Ronco Canavese, il Comune al centro della “fantastica” Valle Soana, nei primi due mesi del 2016, sono nati Lavinia e Evan. Lei, nata da papà Danilo e mamma Annacarla, è la nuova residente della borgata - nota per essere la Borgata dei Presepi - Pezzetto nel Vallone di Forzo ed è arrivata dopo due anni dalla nascita del fratellino Leonardo. Il piccolo, invece, nato da papà Daniele e mamma Selena, è il nuovo residente del capoluogo valsoanino, l’ultimo nato della famiglia Savin.
 
Non potevano arrivare due notizie così preziose per il futuro della Valle Soana. In tempi in cui il “mondo dei vinti” delle valli alpine non sembra ancora essere passato definitivamente, due nascite in un Comune come quello di Ronco di due neonati le cui famiglie abitano stabilmente in montagna hanno un significato davvero importante. Lo spopolamento del secolo scorso ha infatti portato all’emigrazione della maggior parte delle famiglie verso la pianura, la Francia e la Svizzera. I loro discendenti tutt’ora mantengono un forte legame con la loro terra di origine, trascorrendo nei paesi della Valle anche lunghi periodi dell’anno. Negli ultimi anni, poi, alcuni di loro hanno deciso di ritornare a vivere laddove i nonni erano emigrati. 
 
Ed è proprio la scelta di vivere in luogo così diverso da quello “facile” della pianura a rappresentare motivo di speranza. Perché in fondo è di questo che la montagna stessa ha bisogno per vivere. «Quando nasce un bambino in un piccolo paese di montagna è una gioia per tutta la comunità perché con lui si accende la fiamma della speranza e si guarda al futuro con più ottimismo», commenta Gabriella Stefano, vice sindaco del Comune di Ronco Canavese. «E' fondamentale il fatto che Lavinia e Evan appartengono a due famiglie che, nonostante tutto, hanno deciso di vivere quassù», gli fanno eco da Valprato Soana.
 
E questo è il benvenuto che i tre comuni della Valle, rappresentanti dell’intera comunità, desiderano fare ai due piccoli valsoanini: «I vostri genitori hanno scelto di non abbandonare la montagna e sapranno certamente trasmettervi l’amore e l’attaccamento per questa terra che, nonostante le difficoltà, è ancora “un’isola felice” in un mondo che pare impazzito. L’augurio che vi facciamo è che possiate crescere e frequentare la scuola dell’infanzia e la scuola primaria senza dover fare i pendolari. I comuni da anni stanno lottando per mantenere i servizi essenziali e frenare lo spopolamento. Vogliamo dire un grande grazie ai vostri giovani genitori e a tutte le altre famiglie che non si sono fatte incantare dal miraggio di una più facile vita in pianura».
 
I bambini che vivono nei paesi e nelle frazioni della Valle Soana sono una ricchezza perché rappresentano non solo gli abitanti di oggi, ma anche quelli di domani. La sfida verso il futuro è aperta. Lavinia, Evan e tutti gli altri sono pronti. «Ogni bambino e ogni famiglia hanno il diritto di vivere in luoghi come il nostro. L’intera comunità, dopo queste due nascite in così poco tempo, guarda al futuro con più speranza. L’attenzione delle istituzioni, di Uncem e dei media è fondamentale. E’ una #montagnachevince e che vuole continuare a farlo».