UPDATE - Nella notte tra martedì e mercoledi la "banda anti Velo-Ok" è tornata in azione a Castellamonte. Questa volta non è rimasto in piedi nemmeno un totem arancione. I vandali li hanno buttati giù tutti. Indaga la polizia municipale. I cantonieri in mattinata hanno poi provveduto al ripristino dei finti autovelox.
E' bastato uno spintone per farli cadere a terra. Metà dei «Velo-ok» posizionati a Castellamonte, l'altra notte, sono stati abbattutti da qualche automobilista. Niente di grave dal momento che i totem arancioni (che possono multare i mezzi di passaggio solo quando viene posizionato il velox all'interno) erano vuoti. Si sono adagiati sull'erba e non hanno subito danni. Il messaggio, però, è piuttosto chiaro.
Domenica mattina il ritrovamento dei totem gambe all'aria a Sant'Antonio e in via Barengo. In quest'ultimo caso il cilindro arancione è stato gettato nell'aiuola vicino alla scuola materna, nonostante fosse stato posizionato dai tecnici del Comune sull'altro lato della strada. Sonoin corso gli accertamenti della polizia municipale di Castellamonte.
Dei «velo-ok», del resto, se ne discute ormai da anni. Se sono dotati dell'autovelox (in presenza di una pattuglia della polizia municipale) non destano problemi. Se sono vuoti, invece, come accade nel 90% dei casi, sarebbero illegali perchè il codice della strada non prevede la figura del "finto autovelox". Una situazione che il Ministero dei Trasporti ha tentato di derimere l'anno scorso, invitando i Comuni a non installare velo-ok ovunque. Una sollecitazione che, evidentemente, non ha avuto successo. Solo a Castellamonte (come in molti altri Comuni del Canavese) ne sono stati piazzati sei.
I «giustizieri» del Velo-Ok, in realtà, sono entrati in azione sabato notte anche a Rivarolo, abbattendo il totem arancione posizionato sulla ex statale 460, poco prima della rotonda per la frazione Vesignano.