La Regione Piemonte ha approvato e diffuso i dati relativi alla raccolta differenziata dei rifiuti per quanto riguarda l'intero 2013. Comune per Comune l'ente ha analizzato il "peso" della raccolta differenziata in base a quelli che sono i costi del servizio rifiuti. Sono emersi, come previsto, dati interessanti anche per quel che riguarda il Canavese che, però, solo in parte giustificano gli aumenti delle bollette che hanno riguardato, soprattutto, il territorio dell'ex Asa, oggi passato alla Teknoservice. I dati approvati dalla Regione, va sottolineato, riguardano il 2013, ultimo anno della gestione commissariale dell'Asa. Nel territorio del Canavese, proprio i dati dei Comuni ex Asa "abbassano la media" della raccolta differenziata dal momento che, nel 2013, in molti Comuni non era ancora partito il "porta a porta". In tal senso, dati più consoni saranno disponibili già dall'anno prossimo, quando l'analisi riguarderà il 2014.
Comuni virtuosi
Nella top-10 dei Comuni che hanno riciclato di più figurano Barone Canavese, Quassolo, Salerano, Cuceglio, Burolo, Quincinetto, Cascinette d'Ivrea, Mazzè, Samone, Settimo Rottaro. Barone è al top con l'81% dei rifiuti differenziati. Una tendenza che, nel 2013, ha trovato una naturale conferma: sono ormai diversi anni che Barone detiene la palma, in Canavese, di Comune riciclone. Ovviamente i centri medio-piccoli sono avvantaggiati: la classifica conferma che più il paese è piccolo, migliori sono i risultati della differenziata.
Comuni non virtuosi
Ciconio e Lusigliè sono invece i Comuni che, in Canavese, hanno riciclato di meno. Solo l'11% del totale. Colpa del mancato ricorso alla raccolta porta a porta, dovuto al disastro dell'Asa. Tra i Comuni ora passati a Teknoservice il miglior risultato lo ha ottenuto San Ponso (53,7% di differenziata), seguito da Baldissero Canavese, Oglianico, Pertusio e Rivarossa. Tra i centri maggiori, Castellamonte, nel 2013, ha fatto meglio di Cuorgnè e Rivarolo.
Più spazzatura per tutti
Curiosa la "classifica" dei chili di pattumiera prodotti da ogni singolo abitante (in media, ovviamente). Classifica che tiene conto della spazzatura raccolta in relazione al numero degli abitanti. Qui non mancano le sorprese. Al comando della graduatoria Ribordone, Ceresole Reale e Ingria. Tre piccoli paesi di montagna. Come mai? Semplice: il conto della spazzatura prodotta, infatti, non tiene conto degli abitanti nelle seconde case e, soprattutto, dell'afflusso di turisti. I 1729 chili pro-capite di Ceresole Reale, infatti, sono "drogati" dal numero di villeggianti che, ovviamente, incide sul dato complessivo. Quagliuzzo, nel 2013, è il Comune che ha prodotto meno spazzatura: solo 190 chili annui per ogni residente.
Dati da migliorare
Il caos dell'Asa ha ovviamente inciso sui numeri. E lo ha fatto in maniera negativa. Nel territorio del Consorzio Canavesano Ambiente, infatti, che comprende Scs d'Ivrea e l'ex Asa di Castellamonte, nel 2013 la raccolta differenziata si è fermata al 49,2%, un dato inferiore alla media regionale (52,5%) e provinciale (50,1%). Colpa proprio dei Comuni Asa, pochissimi sopra il 50% e quasi tutti lontanissimi da una soglia accettabile. I chili di spazzatura prodotti per ogni abitante, invece, sono stati in media 417. Un buon dato se raffrontato con i 451 della media regionale e i 446 di quella provinciale.
NELLA FOTOGALLERY LE CLASSIFICHE COMUNE PER COMUNE